domenica 13 marzo 2011

bruttissima giornata

ieri sera , appena finito il sabato abbiamo acceso la tivù . Ma era meglio se non l'avessimo fatto.
l'orrore del Giappone si è unito al bagno di sangue della famiglia di Itamar.
Che sia chiaro , i coloni di Itamar sono tra i più fondamentalisti tra i fondamentalisti. Gente che non crede ad alcuna possiblità di vivere in pace con i nostri vicini Palestinesi.
Che sia altrettanto chiaro, non è certo questa una buona ragione per sgozzarli, letteralmente. nè hanno alcuna colpa i loro tre bambini , la più piccola di due mesi.
in un'intervista fatta a Nablus da un giornalista israeliano anche i passanti palestinesi sembravano inorriditi.

mi prende una forte sensazione di dejà vu: presto ci sarà la loro vendetta, e poi la vendetta alla vendetta. e così via. Persino le forze della natura sembrano ribellarsi alla infinita stupidità umana.

haiot adam , cioè belve umane ,urlava la prima pagina di uno dei quotidiani.
Veramente secondo me siamo peggio degli animali.

mercoledì 9 marzo 2011

festa

ieri abbiamo festeggiato il compleanno dei nostri nati il 26 febbraio,
le gemelle erano al settimo cielo, maia ha dormito, mangiato ed è stata ammirata.
youval, 5 anni, aveva un'aria molto blasè.
eravamo solo la famiglia allargata , ed è stato piacevole, bello
la mattina prima avevo babisitterato una delle gemelle , e immediatamente mi ha attacco il raffreddore.
noi vecchiette....
comunque da quando bruno pucciarelli mi ha fatto passare i dolori dei calcoli , non mi sono mai tornati.in compenso mi è venuto male a un ginocchio.
mi fa male scendere( non salire!)le scale.come si diceva, noi vecchiette...
adesso mi infilo a letto. fuori diluvia e fa abbastanza freddo,
domani forse nevicherà a gerusalemme.e martedì parto per un tour de force in italia. (per saving children) -e anche per ricevere un premio a Benevento.

sabato 5 marzo 2011

ha un nome

si chiama Maia!

venerdì 4 marzo 2011

evviva le nonne


grazie a chi mi ha scritto facendo gli auguri , auguri a tutte le neo nonne e evviva le nonne e i nonni e sopratutto le madri e i padri che devono essere dotati di una buona dose di ottimismo ( o incoscenza) per continuare a mettere al mondo figli di questi tempi.
la nostra ultima nata non ha ancora un nome.
domani verrà annunciato pubblicamente e lo sapremo anche noi (nonni).
per la par condicio pubblico oggi la foto delle gemelle, le sue cugine di tre anni, e un bellissimo articolo scritto di Aldo Baquis per l'Ansa...
ANSA/ ISRAELE: SEGREGAZIONE SESSI IN TEMPIO MUSICA TEL AVIV
UGOLA D'ORO ORTODOSSA IMPONE SUE REGOLE, LAICI PROTESTANO
(di Aldo Baquis)
(ANSA) - TEL AVIV, 3 MAR - I rapporti fra laici e religiosi
nella solitamente tollerante Tel Aviv hanno subito ieri
un'inedito sfregio, agli occhi dei primi, quando all'ingresso
dell'Auditorium Mann - dove è di casa la celebre Orchestra
filarmonica israeliana - uomini e donne sono stati per la prima
volta separati per genere agli ingressi. Gli uni scortati in
platea, le altre confinate sulle tribune.
La 'segregazione sessuale' in una piazza che è il cuore
della cultura secolare cittadina (vi si affacciano anche il
Teatro nazionale Ha-Bima e il Padiglione di arte moderna Helena
Rubinstein) è stata imposta da una giovane 'star' della musica
ebraica ortodossa, Yaniv Ben-Maschiach (letteralmente 'Figlio
del Messia'). Questi ha chiarito che per motivi religiosi non si
sarebbe certo esibito di fronte a un pubblico "misto". E il
municipio di Tel Aviv, proprietario del Palazzo della Cultura
che ospita il prestigioso auditorium, ha alla fine ceduto.
Ieri, dunque, mentre tremila spettatori timorati premevano
verso gli ingressi - felici di essersi procurati i contesi
biglietti del concerto d'un artista ritenuto senza eguali dalle
comunità osservanti sefardite per i suoi delicati gorgheggi -
un picchetto di attivisti laici e femministe ha scandito slogan
d'indignazione.
Ci sono stati battibecchi, ma non violenze. Donne di nero
vestite hanno ribadito con trasporto di non sentirsi per nulla
umiliate dalla segregazione. "Lo vogliamo noi stesse", hanno
detto agli scettici contestatori. "Contente noi, contenti
tutti", hanno tagliato corto.
"Invece non è affatto accettabile che nel Palazzo della
Cultura di Tel Aviv venga adottata una misura umiliante,
sciovinista e primitiva" ha replicato all'ANSA Tamar Zandberg,
presidentessa della Commissione municipale pari opportunità.
Esponente del partito di sinistra Meretz, Zandberg si era
rivolta il mese scorso al sindaco laburista Ron Hulday affinché
impedisse la separazione per sessi in un edificio pubblico, noto
per le esibizioni di grandi artisti come Zubin Metha e Daniel
Barenboim e nel prossimo futuro anche di Gilberto Gil.
"Hulday non mi ha nemmeno risposto", ha lamentato Zandberg,
secondo la quale appare allarmante la crescente influenza in
Israele e "la radicalizzazione degli ambienti ortodossi": che
a Gerusalemme sono riusciti a imporre "non solo autobus, ma
persino marciapiedi segregati" nei loro quartieri.
"Tel Aviv-Jaffa è una città democratica e pluralistica,
che rispetta ogni persona e ogni stile di vita", ha risposto
l'amministrazione comunale in un comunicato tanto stringato da
sembrare quasi imbarazzato. "Di conseguenza - vi si legge - il
municipio autorizza l'affitto dei suoi edifici per svolgervi
eventi di tutti i generi. E così continuerà a fare". (ANSA).